Daccia Botrona

La Daccia Botrona : Le due aree palustri contigue di Diaccia e Botrona costituiscono uno dei comprensori umidi più vasti ed interessanti della costa tirrenica. Tutta la zona era un tempo sommersa dalle acque del lago Prile, delle quali la Diaccia-Botrona rappresenta l’ultimo territorio “relitto”. Separata dal mare dal lungo tombolo costiero che va da Principina a Mare a Castiglione della Pescaia, la palude e’ oggi tra le più importanti nel sottosistema delle aree umide costiere, sia per la sua notevole estensione che per la posizione strategica rispetto alle altre zone palustri. Da segnalare la presenza di testimonianze, storiche (isola Clodia, Badiola al Fango) e storico-architettoniche (Casa Rossa o Casa Ximenes).La Diaccia-Botrona e’ caratterizzata da uno splendido paesaggio tipicamente palustre, piuttosto uniforme, dove domina la vegetazione tipica degli ambienti umidi molto aperti, a discapito della presenza di alberi ed arbusti, che risultano abbastanza rari e localizzati. I chiari, i canali, i canneti e le giuncaie, incorniciati dalle immense pinete del tombolo costiero, formano un paesaggio unico nel suo genere. Tutta la zona e’ pianeggiante, al livello del mare, avendo come unici rialzamenti gli argini dei canali interni e la collinetta dell’Isola Clodia. Come per le aree precedenti, la fauna ornitica costituisce anche per la Diaccia-Botrona l’elemento faunistico più rilevante, di elevato interesse naturalistico.Numerose sono le specie presenti: tra gli estivanti e gli svernanti troviamo individui appartenenti a quasi tutte le specie presenti in Italia, tra cui l’airone rosso, il cavaliere d’Italia, la ghiandaia marina, ecc. Negli ultimi anni, con la cessazione della attività venatoria, tutta la zona palustre ha visto incrementare notevolmente il numero delle presenze ornitiche, con la comparsa di autentiche rarita’ per l’area, come, recentemente, il fenicottero rosa.